

Una possibile soluzione per il trattamento in situ del percolato della discarica di Malagrotta
E’ stato assegnato dalla facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari di UniMore il premio di laurea di 700 euro alla dottoressa Giorgia Galloni per la sua tesi magistrale dal titolo Una possibile soluzione per il trattamento in situ del percolato della discarica di Malagrotta. La tesi è stata ritenuta la più meritevole, per qualità e innovazione progettuale, dalla commissione tecnica giudicante tra le otto che anno risposto al bando indetto da UniMoRe su proposta dell’associazione Comitato Progetto Chernobyl Carpi Novi Soliera odv per l’anno accademico 2022/2023

La discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, si trova a ovest di Roma, non lontano da Fiumicino. È un’enorme collina di spazzatura alta 90 metri e che si estende per quasi 2,5 chilometri quadrati. Una ferita ambientale che continua a sanguinare. Chiusa nel 2013, dopo vari sequestri, per quarant’anni ha ricevuto oltre migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati e non trattati. Una possibile soluzione per il trattamento in situ del percolato della discarica di Malagrotta è il titolo del lavoro della Dott.ssa Galloni: ritenuto il migliore, per qualità, innovazione progettuale e applicabilità, dalla commissione tecnica, tra gli otto che hanno risposto al bando indetto da Unimore su proposta della nostra associazione per l’anno accademico 2022/2023.
"L’obiettivo – spiega il presidente del Comitato Progetto Chernobyl, Luciano Barbieri – è quello di riconoscere, incoraggiare e aiutare il lavoro dei giovani laureati affinché possano portare contributi importanti e concreti alla necessità di cambiamenti nell’approccio alla produzione e al consumo di energia per indirizzarli verso alternative rinnovabili e non impattanti sull’ambiente. Complimenti dunque a Giorgia e un augurio che con le competenze acquisite e il proprio lavoro possa contribuire a una transizione necessaria e sempre più urgente verso nuovi e più sostenibili orizzonti”.
“Ho accolto con grande interesse la proposta del mio relatore, il professor Adelmo Benassi, di lavorare sulla discarica di Malagrotta. Il mio ultimo stage – spiega Giorgia – si è svolto presso lo studio T.En di Reggio Emilia a cui è stato affidato il compito di analizzare – e riprogettare – gli elementi carenti della discarica, come l’assenza di una copertura superficiale e l’inadeguatezza delle barriere laterali di contenimento ad esempio. Il mio lavoro si è concentrato sulla ipotetica realizzazione di un impianto di trattamento del percolato in sito per limitarne la quantità da smaltire. Pericolosissimo per le falde acquifere e l’ambiente in generale, il percolato, carico di sostanze chimiche, deve infatti essere contenuto, estratto e trattato. Io, in modo particolare, mi sono focalizzata su un trattamento a evaporazione a freddo e pertanto privo di emissioni, che segue una fase di osmosi inversa”.
La cerimonia di consegna dell’attestato alla dottoressa Giorgia Galloni è avvenuto martedì 3 dicembre 2024 presso il nuovo polo tecnologico universitario di Carpi di via Corbolani: “sono davvero grata di ricevere questo premio, che riconosce l’impegno e la passione che mi hanno portata sin qui”. Un premio che, ha concluso l’assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Carpi, Giuliano Albarani, va nella giusta direzione, ovvero quella di “favorire il protagonismo giovanile. Di dare spazio alle nuove generazioni, capaci di ragionare con categorie mentali nuove e di approcciarsi alle sfide ai cambiamenti in modo meno conservativo e fobico del nostro”.
